Dopo esserci interessati al Festival di Sanremo raccontandovi del Pizzaiolo delle Star, Salvatore Palmigiano, abbiamo scoperto che le celebrità hanno un buon gusto di cucinato oltre che la Pizza, quindi c’era bisogno di uno Chef, fortunatamente risponde presente la delicata cucina del napoletano Danilo Esposito, l’Executive Chef del Glam di Sanremo che ha realizzato  un incontro di raffinata delicatezza tra i profumi ligure,  la tradizione napoletana e la passione per la freschezza. Così nasce una cucina genuina, la cui semplicità è​ ponderata e ricercata​ sullo studio di abbinamenti​ facili con la valorizzazione dei prodotti ittici locali del mare ligure. Gentilmente ci ha raccontato il suo fantastico Storytelling del food che altro non è che la sua carriera e l’avventura in terra ligure.

Ciao Danilo Esposito, tu di Napoli ti sei ritrovato ad essere l’Executive Chef di Sanremo, com’è stato possibile?

Io da Napoli, sono arrivato per caso perchè mi ha chiamato un Ristoratore di qui. Sono diventato Chef Executive con molto impegno, molto studio.

 

Che differenze ci sono tra Chef normale ed Executive?

L’Executive Chef ha più impegni, non solo piatti, impiattamenti ma anche documenti riguardo A. S. L., quindi è più complesso e difficile.

 

Ho letto incontro di raffinata delicatezza tra i profumi liguri e la tradizione napoletana, come ci sei riuscito?

Ci sono riuscito perchè l Italia è una nazione con le stesse tradizione che suppergiù grazie agli ingredienti simili sono riuscito ad unire la Tradizione campana a quella ligure.

 

Ci racconti un pò della tua storia professionale?

Io sono nato nel quartiere Vomero ma ho vissuto nei Quartieri spagnoli, da qui mio padre per motivi lavorativi ha dovuto portarci a Benevento e lì ho conseguito il diploma alberghiero, all’Istituto Ipsar Le Streghe. Da lì ho iniziato a viaggiare tra Napoli per le basi, poi la Costiera Amalfitana. Poi sono stato in Francia, Spagna, girando a pieno tutta l Italia.

 

Cos’è per te la cucina e i tuoi piatti che caratteristiche devono avere e quali sono i tuoi migliori?

Per me la Cucina è tutto. Io non vengo da una famiglia ricchissima e vivendo a Napoli potevo cadere in brutte tentazioni. La cucina mi ha salvato, quindi, ribadisco, è tutto!

 

Cosa vuol dire ritrovarsi a cucinare a Sanremo in pieno festival? C’è stata ansia?

Ti dico ansia no, perchè abituato a grandi palcoscenici. Il Festival lo ho amato perchè ho visto la semplicità degli artisti. c’è stata un’emozione positiva, pensando da dove sono partito. Vedere persone famose scherzare con me e con i miei piatti è stata una bellissima esperienza. 

 

Cosa sono per te la cucina e i tuoi piatti? 

La cucina essendo tutto i miei piatti sono come dei figli, perchè li studio con pazienza come quando un genitore ne cresce uno. Ma soprattutto sono dei ricordi, perchè inconsapevolmente rievocano il passato, come parenti, emozioni.

 

Ma ritorniamo a Sanremo, cosa vuol dire essere lo Chef executive in questa finestra?

Una grandissima responsabilità perchè sai che vengono a mangiare clienti con conoscenze di gusti mondiali.

 

Qual è stato il Vip che più ti ha colpito e ci racconti qualche aneddoto della tua permanenza sanremese?

Dei Vip mi ha colpito moltissimo Dito nella piaga, per la sua semplicità, allegria. Emanava felicità da tutti i pori, veramente una bellissima persona.

 

Oltre la vetrina Sanremo è possibile gustare altrove le tue prelibatezze?

Aperti tutti i giorni sempre qui al Glam Restaurant aperti tutti i giorni tranne il mercoledì.

Ringraziando Danilo per disponibilità e gentilezza, condividiamo qui qualche suo bel piatto

Eugenio Fiorentino

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