Al Ristorante Farinoso, via Raffaele Morghen 36b, spesso andiamo e si condividono le bontà nel social, così sfogliando eugenio-fiorentino-food-drink è possibile vedere le immagini dell’avventura. Ma questa scelta a volte non basta, come nel caso dell’ultima mista( per gusti) avventura domenicale.

Infatti sorseggiando un buon vino bianco e corposo, come il Sauvignon di Elena Walch

c’è stata possibilità di gustare le bontà del Ristorante Farinoso a 360 gradi, e non di temperatura, ma per varietà.

Infatti per l’antipasto, sempre per quest’ultimo aspetto indecisi sui primi, abbiamo gustato girato molto tra terra e mare, a volte unendoli anche come nel caso del polpo su purea di patate
dove la callosità, per freschezza, del polpo, era ammorbidita dalle patate.

Mare e terra ancora si incontrano nei gamberetti in crosta di pistacchio .

Ma per essere Farinoso, c’è anche farina, quindi ci “servono” dei fritti tradizionali non solo per tipologia, ma anche per gusti. Infatti ecco delle polpette con salsiccia e friarielli, prosciutto e formaggio e pasta e patate.
La Tradizione continua con il fiore di zucca imbottito, ovvero, parlando con Tradizione ciurill mbuttunat,
, ma di questa solo il nome. L’idea è giovanile, pulita, fresca e paradossalmente leggera.
Anche per il primo piatto si fondono Tradizione ed innovazione, perchè l’essenza verace incontra la freschezza del limone. Infatti ecco dei ravioli con il limone e vongole veraci.

Di spazio ce n’era ancora, perché la freschezza non pesa, ma gli ordini della linea pesano, anche se non si piange sul latte versato, per non fare lacrime di coccodrillo, ci fermiamo qui! Con l’obiettivo di tornarci e limitarsi un pò all’inizio per fare un pasto completo.

Eugenio Fiorentino

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