Il Pomodoro, solitamente è un ortaggio semplice ed usuale, ma se Pomodoro San Marzano c’è uno Storytelling del food. Quest’ultimo è reso rosso, succoso, ma soprattutto dal sapore inconfondibile e tradizionale.

Perciò è adesso elemento Principe della nostra Pizza, ma anche di tanti altri piatti tipici. 

Queste pietanze sono divenute tradizionali nella cucina italiana, perché il Pomodoro è uno degli ortaggi principali che compare nella dieta mediterranea.

Ortaggio d’oro, come suggerisce il nome, dovuto all’aspetto dorato con cui cresceva nelle Americhe meridionali. Il Pomodoro esiste in diverse varianti, ognuna preferita e utilizzata in base al tipo di piatto che si desidera realizzare. La sua varietà lo rende anche 100% campano. Infatti, come dimostrano i Colleghi del Giornale Sole 24 ore, in un articolo celebrante l’Azienda Gustarosso nasce, cresce e viene raccolto manualmente

fonte immagine https://www.ilsole24ore.com/art/pomodoro-gustarosso-e-battaglia-san-marzano-puro-contro-imitazioni-AEDn5pIC?refresh_ce=1

a pochi chilometri da Napoli e dal Vesuvio.

Due Re e un’azienda: il San Marzano tra storia e leggenda.

Il Pomodoro è un elemento principe di tante ricette.

Beh.. La Pizza Margherita o il Ragù quando il sugo è realizzato con questo Pomodoro immergono nella bontà inconfondibile, da Storytelling del food.

Infatti tra tutti i vari tipi di pomodori quello più versatile in cucina, è senza dubbio il pomodoro San Marzano. Utilizzato soprattutto per la preparazione del sugo a base dei pelati.

Il San Marzano dal nuovo mondo ha trovato la sua dimora ai piedi del Vesuvio, precisamente nell’agro sarnese-nocerino.

Anche la diffusione del pomodoro San Marzano è legata a una leggenda.

Infatti, il suo arrivo in Campania è fatto risalire al 1770, secondo cui il re del Perù avrebbe donato un seme di questo pomodoro al re di Napoli e l’avrebbe poi piantato nelle feconde terre dell’agro sarnese-nocerino,

fonte immagine https://it.wikipedia.org/wiki/Agro_nocerino-sarnese

in cui le persone dedicano la vita a questo pomodoro, come dimostra il video su YouTube per la DaniCoop.

In realtà, la prima storia è pura fantasia, sia perché non sono stati ritrovati documenti che attestino di questo dono, e perché all’epoca l’America del Sud, Perù compreso, era sottomessa al dominio dei conquistadores spagnoli e portoghesi.

In realtà, le notizie certe riguardo la coltivazione di questo prodotto risalgono ai primissimi anni del ‘900, in cui iniziò ad essere utilizzato per la produzione dei pelati in scatola, su iniziativa dell’imprenditore Francesco Cirio. A seguito di questa iniziativa il pomodoro San Marzano divenne l’elemento principe in Italia per la produzione di pelati.

Dalla leggenda a prodotto DOP.

A causa di un virus, tra gli anni ’70 e ’80 del ‘900, si assiste a una battuta d’arresto della produzione del pomodoro San Marzano. Una volta ripristinata la sua coltivazione a fatica, dopo un ampio intervento messo in atto dalla regione Campania, nel 1996 il San Marzano ottiene il marchio DOP (denominazione di origine protetta), per salvaguardare la sua produzione e recuperare le sue caratteristiche genetiche.

Tutt’ora un consorzio gestisce con attenzione la produzione del pomodoro San Marzano e il suo commercio internazionale. Indubbiamente, l’”oro rosso” del Vesuvio, con cui gustare il rosso, è famoso in tutto il mondo e utilizzato per la realizzazione di molti piatti a base di pomodoro.

Per le bontà e le pietanze, assenti, recupereremo… SEGUITECI!

Chiara Peluso

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