La Pizza è la Regina incontrastata della Città di Napoli. Quindi per rispettare l’idea di monarchia, una scelta giusta è dirigersi alla Pizzeria I Re di Napoli, via Partenope 9.  Così,sapendo di essere diretti lì, per una serata tra amici, ho impostato le mie scelte personali, per degustare anche come eugenio-fiorentino_food_drink.

Nonostante magari l’idea vetusta della Monarchia resiste la solita giovanile ambientazione per le Pizzerie in zona. Cioè divisione tra sala interna e confortevole gazebo esterno resiste per gioventù. Quest’ultima è confermata appunto dalla Pizza. Negli ultimi anni troppe idee e concezioni, hanno creato vere e proprie faide nel gustarla, realizzarla e supportarla.

Infatti per la scelta leggiamo il menù, notando diverse proposte tra le tradizionali, le innovative e le idee gourmet ed anche un’opzione per celiaci. Non ci lanciamo su antipasti o altro, nonostante il menù sia vario e ricco, ma studiamo le Pizze, che sono intriganti.

Perchè le concezioni delle stesse riescono a non essere agli antipodi, anzi, tra loro si fondono, e non a caso la mia scelta ricade sulla Pizza Bufaniello All’apparenza sembra una “semplice” Pizza Margherita con del pepe sopra, ma è errato! 

Perché si tratta di un ricercato mix di sapori, sfruttando a pieno gli ingredienti: “Datterini scottati, provola di bufala, pepe, parmigiano, olio evo”. Una Pizza di nuova concezione, perché ne troppo bassa e né alta. L’impasto molto buono perchè soffice e morbido.

Il topping sfrutta a pieno il pomodorino datterino rosso in succo  dal sapore intenso e dal gusto dolciastro. Questa dolcezza crea un contrasto intrigante con l’affumicato della provola, esaltato dal supporto di gusto intrigante del pepe, che sfida il pomodoro dolce al punto giusto. Tutto è migliorato da una buona cottura che ha permesso più dolce il sugo, non bruciandolo. L’impasto era morbido, o meglio soffice il giusto, soprattutto ben salato. Il topping è ben bilanciato e diviso sulla Pizza, non appesantisce, ma soprattutto, non disturba il taglio, merito di un suo essere denso il giusto. Non a caso la masticazione riesce ad essere senza difficoltà, perché anche se il cornicione pare un bel pò gonfio, l’ammaccatura è sottile sottile, sembra quasi un foglio di carta.

Non è stato un caso singolo, perché l’idea della Pizzeria, o meglio il concept, dato che anche quelle dei miei commensali, dimostrano la giusta fusione tra tradizione ed innovazione, infatti, oltre le Tradizionali e storiche Marinara e Margherita, c’è un altro aspetto diventato tradizionale sulla Pizza, non mi riferisco al Pistacchio! Ma alla Zucca, che nella Zuccaniello, riesce ad essere ben cosparsa, ma densa il giusto, senza grumi.

La cottura di ogni Pizza è perfetta, le poche bruciature sono il quid di sapore della Pizza, per fortuna, quasi tutti esterni, sul cornicione, così dei topping ha resistito il gusto!

Eugenio Fiorentino

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