Tempo fa c’è stato modo di apprezzare le qualità del Pizzaiolo Antonio Rusciano, in maniera amichevole alla Pizzeria Olio & Pomodoro, via A. Scarlatti 42, così da tempo si pensava ad un DiretTour, per “studiare” bene il “ragazzo”.

Magari scegliendo una sera più tranquilla rispetto quelle del weekend.

Non per facilitare il lavoro ad Antonio, ma per essere noi i primi a non avere fretta nel gustare e valutare ogni aspetto della Pizza.

Perchè le nostre valutazioni non concedono facilitazioni, ma neanche alterazioni, quindi senza ordinare frittura iniziale, per non guastare l’appetito, su invito, iniziamo a sorseggiare un pò di Champagne, Chandon Spritz

Caspita! Siamo a stomaco vuoto, non è un bene! Perché tra orario e curiosità, la voglia di Pizza era tanta, così, saltando l’antipasto, gustando, sorseggiando, il vino, con le bollicine da brio al palato, quindi… bisogna ordinare!

Ecco che giunge in primis il Cameriere per le ordinazioni. Così scelgo una Pizza che già conoscevo, perché da sempre, di gusto ricercato, ovvero la Margherita Corbarita. Nome stravagante, ma solo perché realizzata con il pomodoro Corbarino. Questo è forte del suo spiccato sapore agrodolce, va mitizzato con gocce di pesto.

Così arriva la mia, conosciuta qualche Pizza fa, semplicemente con fiordilatte e pomodori di Corbara, restando stupefatto dall’aggiunta del topping, non letto, perché andato a “colpo sicuro” . Ma le “gocce di pesto”, non saranno tali, beh… fa niente!

Così accetto la sfida!

Sicuramente Antonio, già apprezzato per un suo forte legame con la Tradizione, non può tradirlo a pieno, stravolgendo i sapori. Infatti è tutto ben bilanciato, dovendo resistere su una Pizza bassa, ben ammaccata , perché ben stesa su tutto il disco, per non essere biscottata, ma anche morbida. Quest’aspetto è merito anche di quel topping che mi ha destato scalpore e curiosità, infatti la Pizza che è di scuola mista, tra l’antica, che la vuole bassa e magari un pò più dura, riesce ad essere morbida da essere una carezza a palato e gola. Merito anche di quel topping che aveva insospettito, perché non è un rimedio per rendere più cremoso il tutto. Anzi è l’apologia del gusto gourmet, perché l’agrodolce dei pomodori è reso un pò più dolce e meno in contrasto. Una Pizza così fluida, scioglievo, gustosa e deglutitile, fa si che quel primo bicchiere di vino versato ad inizio cena, resiste. C’è poca necessità di bere, vuoi per impasto ben salato, topping omogeneo e non raggrinzito o raggrumato, che fa da tappo nella deglutizione.

Eugenio Fiorentino

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