C’è il vecchio detto: ” Napule tre cose tene e belle… o’ mare, o’ Vesuvio e ‘e sfugliatelle”. Ma le prime due sono merito di Madre Natura, la terza è della mano umana da Pasticcere, che non è solo sfogliatelle, babà o altri dolci, che restano a se stanti.

Nessuno vieta a quest’ultimi di potersi unire in altri dolci per inventare un qualcosa che celebri le altre bellezze, ma così la scelta si restringe al Re del golfo, già protagonista di varie celebrazioni artigiane, a cui aggiungere quello della Pasticceria Primavera, Via Vergini 66/67, che presenta il suo Vesuvio dolce, attribuendosene la paternità.

Una sfoglia croccante che racchiude sopra un letto di babà, una delicata crema fatta di panna e soffice ricotta, un’esplosione di gusti. Non è la prima cima a cui è dedicato un dolce, ricordando il Montblanc ma questo essendo fatto con castagne fatte cuocere con il latte per farle ammorbidire, presentano la “crosta montuosa solo visiva.

Invece il Vesuvio di Primavera Appena innevato, è realizzato con una gustosa e croccante pasta di sfogliatella riccia, per richiamare realmente i pendii montuosi, sai quali alle prime eruzioni si scateneranno movimenti tellurici, invece al primo morso si scatena un terremoto nel palato, per poi straripare con una lava di sapori tra panna e babà!

Eugenio Fiorentino

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