Tutto quello che una pizza può fare stavolta per te lo farò, parafrasando Cammariere per restare nel (mah)mood sanremese.
La pizza può essere amata e compresa in varie forme e declinazioni.
Infatti alla Pizzeria I VesuvianiFederico e Francesco De Maria – sono un po’ i Daft Punk del mondo pizza, farete molta difficoltà a trovare loro foto a dare un volto agli autori di queste pizze, rappresentando uno dei progetti più interessanti in Campania e non solo in un mito della frontiera tra la napoletana e la romana più vivo che mai.
Il percorso “Carta degli impasti” è un’orizzontale che copre le varie tipologie al servizio di gusti classici come la margherita e la salsiccia e friarielli.
Nell’ordine: napoletana, padellino, pala e teglia. Si ha modo di approfondire come 3 ingredienti possono giocare di volta in volta con consistenze differenti. Su pala e teglia erano già dominanti, a stupire è la crescita repentina sulla napoletana, doverosa visto che il 70% della clientela opta per questa tipologia.
Per ogni portata una birra in perfetta sintonia, un titillamento palatale continuo che azzera le riserve per chi ancora deve carpire la profondità e la visione di questo progetto.
A colpire è la qualità degli ingredienti e la loro gestione. Cotture imperfettibili.
La salsiccia e frarielli è proposta in crema sulla napoletana, dopo la “rivoluzione martucciana” è presentata così quasi ovunque da almeno un lustro.
Un percorso esaltante che gratifica il fruitore e gli autori che hanno modo di far comprendere appieno la portata del proprio lavoro.
Ringrazio Laura Gambacorta per l’organizzazione e l’invito.
É sempre un piacere.
Antonio Caldarelli

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