Da amante della Pizza, a fine dicembre ho pensato che l’ultima pizza dell’anno, una gioia che sentivo di volermi prendere e vicino casa c’è la Pizzeria Luigi Cippitelli, alfiere della vesuvianità. Lo ho raggiunto e all’accoglienza l’ho guardato negli occhi e gli ho detto “Carta bianca!“, fortunatamente non mi ha risposto come Totò ne “I due colonnelli”.

Ed ecco che arriva la “GenuVesuviana, che goduria…. La genovese (il mio piatto preferito) alle pendici del vulcano.
Delicata, intensa ma gentile. Golosa e pop moderna.
Da mangiare con morsi lenti, cadenzati, riflettendo sulla fortuna che si ha .

L’ho innaffiata con del Caprettone di casasetarovesuviowines , un connubio perfetto.

Chiusura col “Panmustacciuolo”,

un dolce della tradizione fatto in piena filosofia del riuso, con pane raffermo da panetti inutilizzati. Adagiato su una crema di panettone allo strega 1860

Al primo morso ho pensato “S’adda arapì na’ pasticceria!“.

Avevo bisogno di questo, grazie!

Antonio Caldarelli

 

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