Nel nostro appuntamento con lo Storytelling del food vi abbiamo raccontato della Pizzeria Gorizia 1916, così per un DiretTour decidiamo di dirigerci a via Bernini 29/31.

Nonostante sia una buona serata scegliamo di sederci all’interno per viverci meglio l’esperienza degustazione, guidata dal Cameriere/ Sommelier Marco Bignone, nostro esperto di WinEdicola, che non a caso ci consiglia per la serata, che inizia con la tipica frittura mista , ben asciutta e tirata di olio, accompagnata da un buon Ferrari Maximum blanc de blancs

 

sfruttando la bollicina della frizzantezza, per stemperare l’unto del fritto.

Ma la Pizzeria Gorizia 1916, non a caso, il baluardo delLe Centenarie, grazie al Presidente Salvatore Antonio Grasso, deve saper ricordare sapori tradizionali, quindi anche se una serata “Frittura e Pizza” permette l’assaggio del tipico sapore napoletano della Parmigiana di melanzane . Tutto nei limiti del non dover già saziare ma solo far venire voglia di mangiare altre bontà, come la Pizza. Così il buon Marco ci guida e consiglia anche nella scelta.

Invitandoci a puntare più sulle tradizionali, magari leggermente modificate ma di impostazione sempre classica, quindi di si migliora la bontà.

Così il mio compagno di cena sceglie la tipica Margherita provola pepe, in cui è già possibile notare la giusta distensione di pomodoro ma soprattutto il pepe non sovrasta ne il topping e né tantomeno il gusto.

Quindi arriva il mio turno, che di Pizze tradizionali non ne sono ghiotto. Cerco sempre di testare la novità o l’inconsueto, creando da me o scegliendo tra nuove proposte.

Così il buon Marco mi consiglia la Margherizia cioè una filetto con l’aggiunta di scaglie del provolone del Monaco all’uscita. Scelta peculiare apprezzata, perchè aggiunto dopo non si mescola al sapore della Pizza filetto di base ma regala un retrogusto più dolce.

Il retrogusto ancora in bocca, esaltato dal vino, a fine pasto c’è la scelta del dolce. Invece di puntare dolci giovanili, contestualizzando Pizzeria e Storia la proposta di una fetta di Zuppa Inglese ci sembra appropriata.

Che non può essere gustata con il sapore di vino o acqua in bocca, ma va accompagnata con un buon bicchiere di amaro. Quindi si è Sommelier non solo per il vino, e Marco ci consiglia un bicchiere di Amaro Jefferson .

Ringraziando Pizzeria per l’offerta e Marco per il servizio, vi invitiamo a seguire il sito per altri imprevedibili DiretTour.

Eugenio Fiorentino

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