Spesso per esperienze, il DiretTour si è recato nel cuore del Quartiere Arenella, al Ristorante Pizzeria Alba, piazza Immacolata 14. Trattandosi di una realtà nota e apprezzata per la Ristorazione e la Pizzeria nel quartiere collinare, è frutto di un Storytelling del food degno di nota, che abbiamo scoperto in un’intervista Luigi Chiarolanza, il Proprietario.

É nato nel 1969, ma i tempi cambiano. Perciò lo Storytelling del food adesso essendo gestito da Luigi Chiarolanza (Gigi) e Sua Moglie Serena è opera loro.

Grazie ad un’unione di amore che rappresenta una garanzia per gli amanti della bona tavola e per il legame stretto grazie i valori, dimostrante anche quelli per il legame con la cucina napoletana.

Non a caso, più volte ci sono stati racconti ed esperienze dell’offerta del Ristorante e Pizzeria Alba, per apprezzare i gustosi e pregiati piatti.

Questa volta, però, concediamo la parola al titolare, Gigi, che ha gentilmente accettato la nostra intervista per raccontarci lo Storytelling del food di Alba e la tradizione della loro cucina e della Pizza.

Ci dirigiamo lì e da subito ricevo una calorosa accoglienza da parte di Gigi e Serena. Sala ancora e rigorosamente,  addobbata con festoni azzurri, per la recente vittoria dello scudetto del Napoli.

Così, dopo averci offerto un buon caffè, ci invitano anche a gustare uno dei loro primi, scegliendo della semplice pasta con pomodoro fresco, iniziano a farmela preparare.

Nell’attesa, Gigi ci invita a sederci con lui a uno dei tavoli, quindi gustiamo. Così poi sarà tutto pronto per conoscere lo Storytelling del food del Ristorante Alba.

Quindi… Iniziamo!

Come e quando nasce il Vostro locale e come si sviluppa nel corso del tempo?

Il locale nasce nel 1969 e l’hanno inaugurato i miei genitori, Giuseppe e Rosetta. Lo hanno gestito finché sono subentrato io una quindicina di anni fa, e così siamo andati avanti.

Per quale motivo è stato scelto il nome “Alba”?

Il locale è stato chiamato Alba per mia sorella, la prima figlia di Peppe e Rosa. Io non c’ero ancora e così i miei genitori hanno deciso di chiamarlo con il nome di mia sorella.

La vostra attività è nata come ristorante o come pizzeria? E attualmente in quale delle due realtà vi identificate?

Il locale nasce sia come ristorante sia come Pizzeria e attualmente ci appartengono entrambe.

Che idea di menù è da sempre impostata?

Principalmente su prodotti napoletani, e poi di volta in volta aggiungiamo qualcosa di nuovo. È un modo, specialmente la domenica, per non proporre sempre le stesse cose. Poi alterniamo anche in base alla stagione: ad esempio, d’estate cominciamo a preparare piatti più freschi, di mare o di terra, mentre d’inverno non manca mai la Lasagna.

Quali sono le vostre specialità storiche?

La Pizza “Alba” che mio padre ha realizzato tanti anni fa. Il nostro cavallo di battaglia però sono gli spaghetti con le vongole: infatti sono i più venduti.

Per realizzare i vostri piatti avete qualche fonte d’ispirazione particolare?

Mi affido molto ai miei collaboratori, i miei due cuochi, che sono molto bravi. Uno dei due è anche straniero, un algerino adottato, che ha imparato perfettamente la cucina napoletana. Quando vogliono cambiare il menù mi affido a loro.

Durante la vostra attività c’è stato un momento speciale che ricordate con particolare orgoglio?

Adesso mi sfugge risponde Gigi pensandoci non saprei: siamo tra i primi numeri di Verace pizza gli ricorda la moglie Rossella, che ha ascoltato con attenzione e interesse la conversazione. Forse su qualche rubrica continua Gigi ma per iniziativa di altri, forse di qualche personaggio della zona che ha parlato bene di noi. Considera che da noi a pranzo vengono personalità importanti come magistrati, ecc… Ma non ci siamo attivati noi, preferiamo restare umili.

Per diffondere la fama della vostra attività avete preso qualche iniziativa particolare?

Qualche pubblicità su Facebook. Abbiamo fatto qualche diretta video con Paolo de Genio, e siamo apparsi sul giornale di un nostro amico. Ma nulla di più, solo queste cose semplici.

Per concludere ti senti più Ristoratore o Pizzaiolo?

A questa domanda, sinceramente, non so risponderti bene. Diciamo metà e metà.

Concludiamo ringraziando Gigi e Serena per la loro attenzione, i loro interventi, la gentilezza e la calorosa accoglienza. Nell’attesa del piatto di pasta, scambiamo anche qualche commento e qualche battuta sulla recente vittoria dello scudetto da parte del Napoli. Dopodiché in tavola è arrivato il pranzo, e Gigi e Serena mi invitano a pranzare allegramente con loro. Per me hanno fatto preparare una pasta con pomodoro fresco.

Spoiler: era squisita! 

 

Grazie ancora!

Chiara Peluso

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