Pizzeria dopo Pizzeria continua il mio personale giro cittadino per gustare la Pizza e poter dare consigli, approfondendo la mia Cultura della Pizza e come viene espressa. Così la tappa del Pizzalier raggiunge un’attività, a mio parere, storica del Quartiere Fuorigrotta. Cioè la Pizzeria Alberto a via Davide Winspeare 7.

Infatti anche lo stile è ancora “vecchia maniera” e lo si può notare anche dagli arredamenti sia dai tavoli ancora in legno che dalla pittura a tinta unita e dalla semplice mise en place . Da quest’ultima foto è possibile notare un altro aspetto testimoniante la Tradizione vigente. Cioè delle lavagne di legno su cui sono suggerite le Pizze migliori o quelle del momento.

Ma credo che l’obiettivo sia per marcare di più il carattere familiare che guida la Pizzeria, con Alberto a fare da titolare da, sicuramente decenni, ma adesso aiutato dal figlio.

Così come Pizze abbiamo preso una Margherita in cui degno di nota è l’ottimo latticino

e fidandoci di una lavagna ecco una BasilicoGenovese, ottima, merito, sicuramente, dell’essere anche Trattoria, quindi per essere ben proposta come piatto di pasta, ne beneficia il topping per la Pizza.

Bisogna anche valutare i “cavalli di battaglia, così, poi, ci lasciamo consigliare, su loro suggerimento di gustare un altro “pezzo forte” così c’è stato il momento della Pizza Fritta .Ho riconosciuto un impasto senza fronzoli, sicuramente un diretto, che consiste nel: “Mettere tutti gli ingredienti dell’impasto in una sola fase (rispettando sempre il seguente ordine: farina, acqua, lievito di birra, poi si lascia formare il glutine e poi si aggiungono il sale e la parte grassa), con poco tempo di lievitazione. Anche se l’impasto può aver remato contro, la lavorazione, o meglio l’ammaccatura e il gusto dei topping è riuscito a compensare ogni pecca. Infatti ecco i voti

Angelo Silvestri Pizzalier

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