Per realizzare un nido di tagliolini zucca e pancetta c’è bisogno di pasta fresca, quindi ci fidiamo della produzione del Pastificio Matricardi, via Antonio Porpora 7.

Dopotutto i tagliolini sono una varietà di pasta all’uovo tipica della cucina italiana facente parte dell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali delle regioni Molise e Piemonte, così abbiamo pensato di poter rischiare, modificando una ricetta nascente di mare, cioè In crema di zucca, nero di seppia, parmigiano reggiano e pancetta croccante, ma omettendo il nero di seppia! Dopotutto in Romagna si utilizzano tradizionalmente in brodo di carne. Anche se si dimostrano utili anche in creazioni asciutte con vari sughi, non a caso nella riviera romagnola sostituiscono gli spaghetti nella classica preparazione “allo scoglio”.

Dopo tutto per riuscire in certe ricette di primi piatti, c’è bisogno di produzioni di qualità. 

Non conviene utilizzare formati di pasta confezionata. La ricetta non è molto complessa ma è sempre più facile riuscire nell’intento del gusto con produzione artigianale, senza trattamenti chimici e produzione industriale. Quindi ecco come fare

ngredienti:

200 g di tagliolini

fonte immagine https://pastificiomatricardi.it/pasta-fresca/tagliolini/

2 cucchiai di parmigiano reggiano
300 g di polpa di zucca
4 fette di pancetta affumicata
Olio evo q.b sale e pepe q.b.
Origano fresco

Arrivando, così, a questo procedimento:

Rosolare la zucca tagliata a dadini con un filo di olio extravergine d’oliva e un trito di scalogno e origano. Aggiustare il gusto con sale e pepe, aggiungere acqua calda e far cuocere per circa 15 minuti.
Così, una volta cotta la zucca, frullarla con due cucchiai di acqua calda e 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva, e il parmigiano.

Scolare i tagliolini al dente e mantecarli con tutto il condimento ancora caldo.

Impiattare e decorare con la pancetta croccante.

Ringraziando la freschezza e la bontà del tagliolino, buon appetito!

Tagliolini si possono anche fare in casa, infatti nel mio caso li avevo realizzati io, al nero di seppia, ma meglio fidarsi di certi artigiani del mestiere.

Clementina Paone

 

 

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