Un luogo comune è credere che il binomio Pizza-lavoro sposa bene quando si è lavoratori del settore, perché magari non è un pasto, per quanto pregiato, gustoso, prelibato, considerato tanto elegante. Quindi, ok! Accettiamo che magari le riunioni di lavoro forse è meglio non farle, perché in ogni caso è prevista una certa eleganza da rispettare, che rischia tanto di essere sopraffatta dal come, di norma, va mangiata la Pizza, cioè con le mani e soprattutto non è prevista certe condivisione, amicizia e cordialità in ambito professionale .

Perfetto ragioniamo riguardo un altro aspetto del lavoro, cioè che per riuscire in questo c’è bisogno di essere produttivi e recenti studi hanno dimostrato che: “La Pizza aumenta la produttività sul lavoro”.

Ecco, la notizia “bomba! Ma dobbiamo capirci di più e bene, perché non è solo riguardo aspetti energetici, con cui scioccamente si può credere che svolgendo lavori manuali o concettuali, ci si possa stancare e quindi la Pizza tra carboidrati ed altre molecole ricarichi bene le energie, c’è anche un aspetto motivazionale che aiuta ciascun lavoratore a svolgere bene i suoi doveri. Mettendo questa da parte dobbiamo soprattutto considerare lo studio scientifico condotto dal prof. Dan Ariely della prestigiosa Duke University, che ci racconta di un esperimento in cui sono stati ha presi a campione quattro gruppi di lavoratori di una fabbrica di Israele che producevano componenti elettrici. Ogni componente di queste ha dovuto rispondere a dei compiti ben precisi, ed ad ogni traguardo raggiunto, c’erano premi in palio, diversi tra loro. Ecco che arriva l’incredibile sorpresa, perché

Per svolgere uno studio ben accurato, è stata fatta la scelta di non prendere tutti quelli dello stesso settore, che magari potendo aiutarsi collaborando falsavano i risultati, soprattutto diversificando anche i premi, infatti questi variavano tra:

  • Messaggio di complimento cioè Ottimo lavoro,
  • Un bonus di 30 dollari
  • Un buono per una pizza gratis e l’ultimo niente.”. Tutto aveva lo scopo di invogliare, in ogni modo, la produttività di qualsiasi lavoratore, ma i risultati sono stati sbalorditivi per il loro non essere stati equi. Infatti dopo la prima settimana dell’esperimento chi riceveva la promessa di un buono per la Pizza ha aumentato la propria produttività del 6,7%, subito dopo c’è stato il premio di orgoglio, cioè attraverso la gratificazione del complimento per il lavoro svolto (+6,6%), mentre la gratificazione economica ha avuto solo la meglio rispetto a coloro che non sono stati proprio considerati, quindi è stata vista un pò come “contentino”, perché coloro che hanno avuto la proposta di denaro si sono posizionati al terzo posto (+4,9%).

Gli esiti sono stati utili anche per formulare una tesi attraverso lo studio, che ha dimostrato come oltre i soldi c’è di più nella vita, infatti sono finiti all’ultima posizione. In testa invece si è posizionato primo nel gruppo il messaggio di complimenti, a testimonianza di come la gratificazione morale è sempre meglio e soddisfacente di altro, a cui poi aggiungere il piacere del gusto, infatti sono seguiti da coloro a cui veniva promessa la pizza gratis.

Il professore ha potuto così spiegare che il giusto riconoscimento per il lavoro svolto può acquisire un valore superiore ad un semplice bonus di soldi. Sottolineando inoltre che la pizza ha un fascino unico. Infatti, citando Dan Ariely: “Con una pizza consegnata a casa non solo avremmo dato loro un regalo, ma li avremmo anche resi degli eroi agli occhi delle loro famiglie”. In fondo la vera felicità è quella che si ottiene attraverso il proprio piacere, che sia di gusto, di godimento per un complimento personale, per un merito che ci faccia sentire degli eroi!

Eugenio Fiorentino

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