Nel mondo della pasticceria ci sono dei must come convinzioni, che riguardano oltre che le lavorazioni anche ogni farcitura, che varia tra: “Crema, Cioccolato, Panna e da un pò anche il Pistacchio”

Consideriamo che la tradizione culinaria della propria regione, aiuta tanto e veicola molto lo sviluppo delle preferenze della. clientela verso quel gusto. Ciò è importante nella crescita del Pasticciere che diventa abile in quella lavorazione. Non a caso a Napoli, godendo di una buona cultura nel settore riguardo la lavorazione della Crema chantilly o pasticciera, molto proposta, non a caso la Zeppola di San Giuseppe ed in altri dolci tipici e no.

Ma la maggior parte dei bimbi amano il Cioccolato, precisamente la Nutella, che bisogna semplicemente stendere nel dolce, con una minima lavorazione, non paragonabile a quelle delle suddette farciture. L’essenza mista tra cioccolato e nocciola, permette che anche quest’ultima assumi un ruolo importante tra i gusti per riempire i dolci, tra bignè, cornetti, brioche, buondì. Non a caso

ma resta un amore, per chiunque lo abbia provato che dura a vita, quindi il dolce a Nutella non ha età. Sempre sarà gustato!

Lasciando passare l’età focalizziamoci riguardo l’influenza delle regioni, come quella del vicino Lazio si avverte anche in quelli che preferiscono dedicarsi tanto alla giusta lavorazione della Panna pasticciera che, tecnicamente è meno complessa, in creazione, della crema e a temperature rigide, come quelle dei frigoriferi regge meglio, ma anche qui si devono riconoscere i giusti meriti al Pasticciere, che deve sempre essere ben distribuita nel dolce per non fargli assumere un gusto troppo di latte.

E così il giro per le regioni, raggiunge la Sicilia che oltre la ricotta, paragonabile alla napoletana cultura della suddetta, propone un altro ingrediente per i dolci, ovvero il pistacchio. Questo è molto usato anche in Ristorazione, Pizzeria per creare qualcosa di un pò gourmet, ma in Pasticceria ha un suo gustoso perché. Questo è arrivante dalla Sicilia, in accoppiata con la Ricotta, ma un pò preferito perchè richiede una minor lavorazione, permette più richieste di utilizzo. Così l’arte dei nostri pasticceri lo rende ormai un prodotto molto inflazionato, usato in tante lavorazioni. Quindi attraverso gli insegnamenti dei siculi colleghi, che hanno ideato il modo di poterlo usare anche al posto del loro must

Anche noi abbiamo capito come lavorarlo per dargli spazio su un nostro capo saldo della pasticceria, come la Zeppola.

Ma se la tradizione riesce ad ospitare cotanta innovazione, anche le mode di gusti giovanili può accogliere il gusto dell’anacardo, quindi ecco che oltre la Nutella i giovani tra cornetto o buondì riesce a sceglierlo per buondì, cornetto o altro infatti

Forse proprio la sua diffusione, nonostante il suo essere ingrediente tipico di un’altra regione, lo aiuta in questa grande duttilità raggiungendo ogni idea di dolce, come un caro amico mostra in un video, regalandogli la giusta bontà.

Eugenio Fiorentino

Similar Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *