I tempi corrono, le mode cambiano e le tradizioni si rincorrono, quindi un’intrigante curiosità è comprendere cosa capita anche nel mondo del food, tra mode e costi. In questo, spesso, una particolare indiziata è proprio la Pizza.

Nata come pasto semplice, grazie anche la creazione citando bontà e semplicità con Gigi D’Alessio e la Sua Napule: ” Fuje accussì ca cu ll’acqu’e a farina. Nu bello guaglione a facette ncantà. Po guardaie da bandiera e culure. Pensaie nu numento dicette Maistà: ” Mo ce metto ddoje pummerulelle. Cu sta muzzarella e na fronna d’està”. Po nu furno vulett’appiccià. “Dduie minut’e va faccio assaggià” Chella pizz’a nventaje pe’a reggina. Perciò Margherita l’avetta chiammà.”

Dimostrando così la grande accessibilità. Perchè nasce umile, per essere un regalo da parte del popolo a dei Sovrani, quando si ha poco o nulla da offrire.

Riuscendo nel tempo ad elevarsi e diventare elegante. Merito soprattutto dei tanti colleghi che hanno deciso di impostare e far ruotare il proprio lavoro intorno, elevandola meritevole della riconoscenza di essere Patrimonio dell Unesco. Spesso cambiando anche le tradizioni, infatti, tra amici, si è sempre detto: “Vediamoci per una pizza ed una birra”, ma adesso, non basta, perchè la si accompagna anche con l’eleganza del vino.

Altro simile aspetto ora viene concesso dalla complessità di come è realizzata, rendendola carica di gusti e quindi ingredienti, dimenticando della semplicità Marinara, la prima pizza rotonda. Questa poi si è trasformata in Margherita ma anche in questo caso non si era e tuttora non si è esagerati tra costo e creazione.

Riproponendo una ricevuta  datata 12 settembre 1980, riusciamo facilmente a comprendere come l’avanzare degli eventi, delle mode, abbiano troppo inflazionato anche la storia, perchè

ben quarantuno anni fa, per un totale di 24mila Lire, che dovrebbero essere pari a dodici Euro è stato possibile usufruire di quattro coperti, per gustare medesime pizze e bere birra. Anche quest’ultima magari influisce nel prezzo, perchè la Storia racconta sempre di quest’abbinamento, ma negli ultimi anni, le mode, ma anche da ammettere le evoluzioni dei gusti e degli ingredienti, spinge per l’abbinamento con un fresco ma secco vino bianco. Attraverso lo strumento di rivaluta dell’ISTAT, è possibile rapportare questa cifra dal settembre 1980 ai giorni nostri ottenendo un totale pari a 58,86 euro.

Nello specifico le quattro pizze margherita, che allora ammontavano a quattromila lire, oggi sarebbero costate in totale 9,81 euro, meno di 2,5 euro l’una. Purtroppo con la stessa cifra totale, adesso è più assegnabile ad un pranzo in solitaria in Pizzeria.

Il paragone non regge, altrimenti si rischia di far diventare anche una semplice Pizza un piatto da elitè, magari non per gusto.

Tuttora la Pizza prende per la gola, ma, purtroppo anche per la tasca. Bisognerebbe rincontrare in questa la giusta umiltà, che non è da poco, perchè con questa in tante sono riuscite a diventare degli Esempi Centenari. Grazie soprattutto al tramandare il Mestiere, la Dedizione da padre in figlio, e magari questi esempi, potranno far essere il futuro un piacevole, ma soprattutto umile ritorno al passato.

Eugenio Fiorentino

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