Tornato al Ristorante Vittoria, via Maurizio De Vito Piscicelli 34memore della bravura con i gusti marini, nel momento che il cameriere ci elenca i piatti, ascoltando la disponibilità di spaghetti alla polpa di riccio, apprezzando la ricercata novità, lo ordino!

Anche per dare i giusti meriti alla cucina che propongono un’intrigante novità, ordino il piatto!

Mi arriva ben servito e noto subito l’aspetto cremoso!

Mangiando noto che non solo l’aspetto è tale, ma anche e soprattutto il gusto.

Così ben a conoscenza dei ruoli in cucina chiedo spiegazioni a Gaetano, già disturbato per la storia del Ristorante, e scopro che si tratta di un piatto “semplice”, molto simile agli spaghetti aglio olio e peperoncino.

Non essendo questo il gusto, l’aglio si deve cuocere meno per non rilasciare tanto sapore. Il segreto non è un ingrediente particolare ma “semplicemente” la bravura del Cuoco. Infatti l’aspetto importante è la mantecatura, cioè la base dello spaghetto aglio e  olio, all’apparenza un piatto semplice ma a cui bisogna dare sapore e legare con pochi ingredienti.

Non appena il sugo diventa cremoso si aggiunge la polpa di riccio ma senza sale! Di base la polpa di riccio è  molto salata e già la lavorazione le da il giusto e buon gusto.

Ringraziando Gaetano per averci raccontato anche la storia della preparazione dello spaghetto con la polpa di riccio, invito ad andare a gustare tale bontà.

Eugenio Fiorentino

 

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