.Quando non è possibile girare la città ci affidiamo ai DiretTour a domicilio, che non solo permettono di gustare in tranquillità certe bontà. Incentivano a fare viaggi mentali per la città. Così dall’ultimo, fingendo di dover raggiungere quell’attività, ci imbattiamo prima in un’altra, ovvero la Pasticceria De Micheleche gode di un intrigante Storytelling del food.

Non solo per il Maestro Pasticcere Camillo De Michele che trova, forse, il principale punto di forza e sostegno nella consorte Marianna Toscano. In primis, perché figlia di Don Antonio Toscano, vecchio Pasticcere, situato con l’attività in quel di S. Giacomo dei Capri, proprio dove Camillo ha assolutizzato la sua Arte, rendendola il mestiere di vita.

Tutto ciò ha inizio il  23 Novembre del 1982 che lancerà Camillo De Michele nel suo lungo percorso nella professione di Pasticciere.

Colui che all’epoca era un giovane Pasticcere aveva voglia di mettersi in gioco. Il 31/10/2002 si interrompe la collaborazione con Toscano, poi diventato suo suocero, e con la sua benedizione sposa la figlia Marianna. Per poi il 23 Marzo del 2003 aprire al pubblico, nel cuore del quartiere Vomero di Napoli, la Pasticceria De Michele.

In questa si dedica al lavoro al dettaglio, la cura delle minuzie, rendendo il punto di forza la Pasticceria artigianale!

Non a caso la pasticceria fresca è da sempre un suo punto di forza della Pasticceria De Michele, soprattutto per una grande varietà. Infatti tra piccola pasticceria, grande pasticceria, torte artigianali, fresche e creative creazioni estemporanee del giorno.

Camillo dimostra quanto abbia imparato ed ancora impara nel suo storytelling del food in Pasticceria. Infatti oltre la buonissima piccola pasticceria tra vari dolci, Camillo è bravo anche nella produzione di torte classiche ed innovative, con un buon piglio artistico nell’essere un Cake Designer, ma anche gustoso, perchè è vero che queste torte sono più pasta di zucchero ma la base è pur sempre una torta, soffice e fragrante al morso, avvolto da una crema buonissima, grazie alla specialità nella lavorazione di questa da parte di Camillo.

Che si conferma anche nella Pasticceria mignon tra choux, cestini di fragole, Lulù e soprattutto, a parer mio, il cigno.

Riuscendo lo stesso, anche, nella produzione di tipici prodotti dolciari  grandi e piccoli, racchiudente i segreti del maestro Toscano. Cioè l’arte della Pasticceria tradizionale e tutta la bontà degli ingredienti freschissimi, Italiani, e naturali utilizzati.

Aspetto intrigante e curioso di questo Storytelling del food è la presenza del Liceo tecnico Giustino Fortunato. La grande gioventù ha costretto Camillo ad adeguare la sua arte per renderla un pò più giovanile e lanciandosi anche in produzioni salate. Sempre mostrando l’elevata raffinatezza che lo ha sempre contraddistinto.

 

Eugenio Fiorentino

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One Comment

  1. Sarò anche di parte perchè sono una Toscano ma è il top come dolci , lui ha seguito le orme di mio Zio Antonio ed è diventato il suo alter ego. Sempre il TOP

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