É vero ogni periodo di festività ha le sue tradizioni culinarie, gastronomiche, pasticcere, ma a qualcuna va legata anche l’ideale religioso che lo accompagna. Questo, mai come nell’attuale periodo storico, risulta essere giusto. Così avvicinandoci alla Pasqua e vivendo un momento in cui la PACE è una voglia, una necessità, sempre più una speranza, aiutiamo raccontando di quell’animale che meglio la simboleggia, ovvero la Colomba

fonte immagine https://www.avolanews.it/avola-la-pace-quale-ragione-di-sviluppo-sostenibile-tavola-rotonda-sabato-prossimo/colomba-pace/

riproposta nel periodo pasquale come dolce meglio simboleggiante il culto cristiano e cattolico, che mai come l’attuale periodo c’è bisogno per un pò di pace per tutti. Ma non perdiamoci in chiacchiere, abbiamo una storia da raccontare quindi mettendo da parte il significato simbolico che secondo la religione cristiana richiama la pace, la salvezza e la resurrezione.

L’origine del dolce purtroppo è in bilico tra tante storie, leggende e trovate di marketing.

Ma sicuramente la prima leggenda racconta del Re longobardo Alboino che riuscì finalmente a conquistare la città di Pavia nel 572 d.C. dopo un lungo assedio. I cittadini cercarono di ingraziarsi il nuovo sovrano con doni e attenzioni, e riuscirono nel loro intento solo con soffici dolci di pane a forma di colomba, così buoni da aprire il cuore del re alla decisione di risparmiare la vita agli abitanti della città.

Ma la religione ancora non ci abbandona, così dalla guerra ai miracoli, ricordando un evento durante il regno longobardo del VI secolo. Cioè quella che riguarda San Colombano, invitato dalla Regina Teodolinda a un sontuoso banchetto, che provando disagio davanti a tanta selvaggina messa in tavola nel periodo di penitenza quaresimale, ma per non offendere la Regina, il Santo decise di benedire la selvaggina per renderla compatibile con la fede e il momento, quindi con un gesto della mano destra, fece un miracolo davanti agli occhi dei convitati e le succulente carni rosse si trasformarono in candide colombe pasquali dolci di pane.

Tanti miracoli, tante coincidenze nel percorso storico del dolce ma di base c’è una certezza, cioè la bontà, l’eleganza del candore dell’innocenza di un dolce semplice realizzato con una medesima ricetta che abbiamo preso da qui, magari poi da dover adeguare alle necessità di peso e grandezza.

Quantità per 1 colomba da 1Kg

Per il mix aromatico:

  • buccia grattugiata finemente di 2 arance
  • buccia grattugiata finemente di 1 limone
  • 1 cucchiaio e mezzo di miele d’acacia
  • 20 gr di rum scuro invecchiato
  • 2 bustine di vaniglia oppure 2 cucchiai di estratto o i semi di 2 bacche

Per l’impasto della Colomba:

  • 500 gr di farina manitoba (Farine Magiche Lo Conte)
  • 120 gr di zucchero semolato
  • 80 ml di latte intero
  • 3 uova
  • 180 gr di burro morbido a temperatura ambiente di ottima qualità
  • 15 gr di lievito di birra fresco (4 gr di lievito di birra secco)
  • 10 gr di sale
  • 80 gr di buccia d’arancia candita

Per la glassa alle mandorle:

  • mandorle pelate 55 gr
  • nocciole 25 gr
  • farina ’00 25 gr
  • fecola di patate 25 gr
  • farina di polenta fioretto 25 gr
  • zucchero 200 gr
  • 2 albumi (circa 80 gr)

Per completare:

  • mandorle pelate 2 cucchiai
  • zucchero in granella 2 cucchiai
  • zucchero a velo 2 cucchiai

Eugenio Fiorentino

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