Sarebbe meglio bandire in ogni alimentazione i grassi, per salvaguardare la propria salute, ma, senza di loro è impossibile cucinare ed insaporire. Quindi ecco che tra I nostri prodotti, grazie la conservazione in una cella frigorifera, c’è la possibilità di scelta tra due grassi fondamentali per cucinare, come lo strutto animale e la margarina vegetale ed altro di raffinato, come l’olio di palma, l’alternativa vegetale al primo.

Questo è ricavato dalla fusione dei tessuti adiposi del maiale ed è diverso dal lardo ottenuto dal dorso dei suini e dal guanciale, così riesce a donare un sapore maggiore ad ogni creazione.

Beh, date le ultime mode, tra vegani e ambientalisti, sarebbero entrambi banditi, ma la nostra suddetta tesi resiste anche nella nostra proposta. Quindi, ecco che, arriva l’ipotesi a supporto, perchè è possibile scegliere tra questi due tipi di grassi, ben conservati in una cella frigorifera, o magari anche fuori, scegliendo tra una varia disponibilità di olii vegetali, che anche sono utili per friggere, ma non riescono a donare quel senso di oleoso, tipico di un alimento così intriso del gusto tipico, che nel primo caso è quasi scivoloso, nel secondo è di un sapore nobile, ma non tutti rendono alla stesso modo.

Ecco che avviene la divisione tra i grassi, scegliendo ad esempio, tra origine animale: “burro, lardo detto anche strutto“, e origine vegetale come: “l’olio d’oliva( extra vergine e vergine), l’olio di semi di girasole, arachide, e la margarina.

fonte immagine https://www.gosalute.it/integratori/grassi-e-oli/

Se dal punto di vista chimico tutti contengono simili sostanze come: “trigliceridi” (sostanze formate da glicerolo e da acidi grassi)“. Ma di quest’ultimi ne esistono diversi tipi, come: Saturi (dannosi per la salute) ed Insaturi (che fanno bene).

Ogni tipologia è una medaglia a due facce, infatti i grassi saturi (principalmente in carne e derivati, burro, strutto, latte e derivati, uova, olio di palma, olio di cocco, margarina, burro di cacao), aumentano  il colesterolo e il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di tumore ma per il gusto e la bontà che rilasciano, ne vale la pena. Mentre i grassi insaturi (principalmente in pesce, oli di semi o di oliva, cereali, frutta secca) riducono il colesterolo, ma non soddisfano mai a pieno come gli altri.

È bene precisare come la natura non abbia voluto creare un grasso totalmente buono o cattivo.

Infatti tutti i grassi sono costituiti da entrambe le porzioni (saturo e insaturo). Si tratta solo di riuscire a bilanciare i valori nel giusto.

Ovviamente, ogni considerazione varia a secondo dell’utilizzo che si riserva. Spesso l’olio vegetale è quel filo che si usa per condire un pò una qualsiasi portata salata, mentre i grassi sono tutti usati pre lavorazione, nell’impasto per rendere questo oleoso il punto giusto o c’è chi lo utilizza per cucinare, appunto, friggendo, ma questo è un luogo comune dell’olio in generale, perché può e riesce anche ad insaporire essendo un condimento, che magari può essere quel tocco in più sul nostro prodotto, come capita sulla famosa pizza diavola. Ma non solo perché lega più facilmente le maglie della glutine consentendo un volume maggiore di pasta. Questo perché l’alveolatura della pasta è più fine, omogenea e trattiene meglio i gas distribuendo meglio l’anidride carbonica, alla base della lievitazione.

Ovviamente, trattandosi di friggere, cucinare, lapalissianamente si può pensare come utile sia anche l’olio in base alla sua estrazione, ma i grassi sono più utili per raggiungere quel target di gusto desiderato. Magari in prossimi appuntamenti vi suggeriremo qualche ricetta per realizzare una specialità con questi grassi e in altri con I nostri prodotti, presenteremo la nostra varia disponibilità di olio.

Eugenio Fiorentino

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