Il Ristorante Litho55, Corso Giuseppe Garibaldi 235, Porticiha permesso ad eugenio_fiorentino_food_drink, per le nostre scelte un’esperienza culinaria da pranzo della domenica.

Perché è stata degna di positive note. In primis per la bellezza non appena si prende posto al tavolo, riservatoci in terrazza, a pochi passi dalla piscina

che da un senso d’estate, o almeno di mare. Infatti le nostre scelte, per la cena, si adeguano a questa impressione, sin dall’antipasto.

Giusto per “sgranchire le labbra e le papille” ecco un tris di Montanarine.

Ma il mare da lontano chiama, così ecco l’inganno, in gusci d’ostriche, tartare di tonno, con cavolfiore giallo, maionese e seppia per un pò di gourmet ma continuano le bontà in novità.
Ecco il polpo, ne bollito e né semplicemente grigliato ma piastrato ed adagiato e insaporito da un letto di purea di patate.

Beh, il mare potrebbe aver stancato, ed invece intriga. Ultimo tocco di mare in questo antipasto simpatico è dato da una porzione di calamari fritti .

Per esaltare ogni sapore, scegliamo come accompagnamento il vino bianco Gewurztraminer di Elena Walsch.

Così, per non esagerare arriviamo ai primi ordinando

linguine all’astice e pomodorini, da dividere in due persone. Così gustiamo un’ottima pasta al dente, callosa e cremosa al punto giusto, merito del sugo che insaporisce ed ammorbidisce il tutto. Arriviamo abbastanza sazi e soddisfatti così è giusto addolcirsi un pò, puntando ad un’offerta particolare del Tiramisù. Bisogna concludere ringraziando i giovani, ma diligenti camerieri attenti ad ogni minimo particolare. Che hanno accompagnato, consigliato e guidato, durante la cena. Concludiamo senza amari o digestivi, perché come alcolico, citando Mario Merola e il suo Spusarizio re marenar:” Pe champagne ce sta l’acqua e mar”. Ma c’è disponibilità anche del menù di terra e magari testeremo anche questo!

Eugenio Fiorentino

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