Venerdì 17 non crederci porta male. Ci vuole una scelta apotropaica: ce l’ho! Una buona Pizza napoletana a modo mio di Mimmo Papa, alla Pizzeria Elementi.
L’aglio c’è e svolge il suo ruolo aromatico e benaugurante. A colpire è la ricchezza del morso, che ha un non so che di antico e rustico grazie alla percentuale di tipo 1, le alici sono saporite e c’è un’interessante sfumatura amara sul fine morso data dalla polvere di olive e dall’interessante zing della colatura di alici. Il cornicione è morbido, con lievissima croccantezza. Questa pizza, apparentemente povera, è per veri signori . L’ho mangiata con una certa celerità, mio consueto…
L’amico Amleto mi aveva parlato di un grandissimo fior di latte (caseificio Ponticorvo di Alvignano) – il passaparola funziona ancora ed è gratis, usatelo! – e allora ho chiesto una margherita a portafoglio per togliermi lo sfizio.
Sapete come si mangia? Sono serio… si piega in 4 certo. Ma si parte dal cornicione andando verso il centro per serbare il parossismo del piacere negli ultimi goduriosi morsi. Son tornato bambino
Da tornarci e se non ci siete stati andateci, Caserta profuma di pizza, perchè è sempre un piacere!
Antonio Caldarelli

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