Da ogni propria predisposizione, anche se nascosta o repressa, si può, anzi si deve, cogliere un fiore in mezzo al deserto. Questo è quello che crede il quarantenne Cuoco Giuseppe Lavalle che punta nell’aspetto riguardante l’importanza del food. Infatti con Lui, Cuoco da 40 anni dell’istituto di recupero a Nisida, è nata l’Associazione ONLUS Monelli tra i fornelli“.

Non a caso perchè normalmente nell’ istituto di recupero in zona, la necessità primaria è il voler far recuperare, redimendo chiunque sia propenso al proprio reinserimento sociale. Adesso, valutando anche la richiesta e mode del mercato, si prova a dare un futuro più saldo a dei ragazzi in difficoltà.

Così sono stati scelti i più volenterosi, che con l’aiuto di tre figure professionali operanti nel settore tra sala cucina e pasticceria, cercano di apprendere ciò che provano a trasmettere, facendo nascere in loro magari l’amore e la passione per quella che è l’arte della ristorazione. Magari insegnando loro un lavoro soprattutto facendoli lavorare in gruppo, facendo squadra con altri ragazzi, anche quelli dei contesti svantaggiati potranno ritrovare la retta via della legalità, subito pronti per operare nel settore.
Non è un viaggio nato ultimamente, anzi. L’associazione, non è vecchissima ma neanche degli ultimissimi anni, infatti nasce nel 2015 in un edificio con sede legale in Viale della resistenza Villaricca Napoli ma adesso la sede operativa è presso i laboratori di cucina e pasticceria dell’ IPM di Nisida, in cui si svolgono le attività di formazione per i ragazzi, e con i più meritevoli progetti di produzione per finanziare future attività. Non a caso siamo a conoscenza di come qualche ristoratore, sia per aiutarli ma soprattutto per l’ottimo lavoro che svolgono, decidono di acquistar dolci prodotti da loro

La volontà di rendere il Progetto sulla base dell’autofinanziamento è lo sprone migliore per i ragazzi che devono per forza lavorare bene, altrimenti i loro prodotti non saranno apprezzati e di conseguenza venduti. Quindi la sopravvivenza dello stesso è tutta nelle mani di questi cooperatori in cucina, che devono dimostrarsi affiatati e supportare anche lo specialista a lavoro.

infatti le preparazioni e produzioni vengono svolte nei laboratori dell’istituto di Nisida facendo essere impegnati i ragazzi in un contesto di collaborazione, confrontandosi e migliorando le loro capacità manuali ma soprattutto relazionali, per l’accrescimento della loro autostima. Non a caso il loro motto è: ” Se uno sogna da solo, il suo rimane un sogno; se il sogno è fatto insieme ad altri, esso è già l’inizio della realtà.”

Bisogna credere in tutti coloro che hanno coraggio di voler cambiare dandosi speranza in un futuro migliore. Recitano: “Il lavoro nobilita l’uomo“, e dopo tutto ognuno merita la seconda occasione nella vita, per poter dimostrare ciò che davvero si è o si voleva essere ma la cattiva sorte ha creato difficoltà inaspettate. Diamo fiducia loro, sosteniamoli!

Eugenio Fiorentino

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